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I 7 FALSI MITI SUL DIABETE E GLICEMIA ALTA

Su ogni questione importante, capita che nascano falsi miti, spesso basati su credenze popolari o scarsa informazione. Questo tipo di “leggende metropolitane”, spesso diffuse sul passaparola che avviene tra amici o parenti, non risparmiano nemmeno malattie importanti, come il diabete.

Questa malattia, per cui si sviluppa nel nostro corpo un’incapacità di mantenere dei corretti livelli di zucchero nel sangue, è piuttosto diffusa nella popolazione italiana: obesità e sedentarietà sono due delle principali cause dell’aumento della diffusione di questa patologia.

Proprio per la grande diffusione, capita che circolino notizie non completamente corrette legate al diabete: scopriamo così che, atteggiamenti considerati fondamentali per prevenire il diabete, non siano veri. Mentre altri ritenuti generalmente validi, possono addirittura generare effetti collaterali molto gravi.

1 – Mito: l’eccesso di dolci e zuccheri fa venire il diabete

 

Ecco il più grande falso mito sul diabete: ciò che aumenta il rischio di venire colpiti da diabete tipo 2 (la forma di diabete più frequente, tipica dell’età matura e non insulino-dipendente), è l’eccesso di grassi saturi e, in minor misura, l’eccesso di zuccheri.

Se è vero che consumare troppi zuccheri semplici non fa bene, poiché aumenta il rischio di resistenza all’insulina  oltre a far ingrassare, stimolando eventuali scompensi metabolici – ciò che davvero accresce la possibilità di ammalarsi di diabete è mangiare troppi grassi saturi, come quelli presenti nelle carni processate e nei formaggi grassi. Questi ultimi devono pertanto essere consumati in quantità moderata, all’interno di un sano regime alimentare.

I grassi saturi in eccesso, una volta assorbiti ed entrati in circolo, interagiscono con recettori cellulari, che danno origine a una condizione di lipotossicità e a uno stress ossidativo, che porta in definitiva a un danno cellulare. Cellule facilmente colpite sono le cellule beta del pancreas, che producono insulina e che quindi, con il tempo, non saranno più in grado di farlo in modo fisiologico.

L’eccesso di grassi saturi inoltre, tende a favorirne il deposito all’interno delle cellule epatiche, determinando la comparsa della steatosi, che a sua volta può danneggiare i meccanismi metabolici di zuccheri e grassi abitualmente gestiti da queste cellule.

2 – Mito: la dieta per diabetici è piena di regole complesse

 

Se hai il diabete, è vero che devi pianificare i tuoi pasti. Questo, però, non vuol dire che la dieta giornaliera debba essere piena di regole complesse difficili da seguire.

Il concetto base è semplice: devi tenere il livello di zuccheri nel sangue il più possibile vicino alla normalità. Per fare questo devi scegliere una dieta bilanciata povera di zuccheri semplici, che preveda un corretto apporto alimentare di tutti i nutrienti necessari alla salute dell’organismo. Certo, dovrai fare degli aggiustamenti, ma mai così complicati come si pensa.

È importante svolgere anche attività fisica.

3 – Mito: l’insulina va bene solo per i malati gravi

 

Spesso, la somministrazione di insulina è associata a una fase molto grave del diabete. Così, la sua somministrazione viene il più possibile procrastinata da chi è affetto da diabete di tipo 2.

Questo falso mito ha un effetto deleterio sulla possibilità di contrastare efficacemente gli effetti del diabete, anche in una fase meno grave. Infatti, l’insulina risulta utile anche quando ci si trova di fronte a uno scompenso metabolico e la malattia non è ancora arrivata alla fase finale.

Affidarsi ai centri di diabetologia, per sapere se e quando iniziare le cure con l’insulina, è il consiglio più saggio.

4 – Mito: le proteine sono meglio dei carboidrati per i diabetici

 

Dal momento che i carboidrati hanno un impatto sul livello di zuccheri nel sangue, le credenze popolari portano a pensare che sarebbe meglio tagliarli a favore di una dieta più ricca di proteine.

In realtà, quando le proteine scelte sono presenti in alimenti che contengono anche grandi quantità di grassi saturi, questa diventa una scelta sbagliata e portatrice di rischi ulteriori, come precedentemente spiegato.

La quantità di carboidrati dovrebbe rappresentare circa il 45-60% delle calorie giornaliere totali. Meglio prediligere gli amidacei ricchi di fibre, come pane e pasta integrali o legumi. In seconda istanza, è preferibile scegliere riso e patate, meno ricchi di fibre rispetto agli zuccheri semplici (frutta, marmellata, miele, lattosio, biscotti).

5 – Mito: i diabetici di tipo 1 possono fare a meno dell’insulina

 

L’insulina è assolutamente necessaria per chi non riesce più a produrre questo ormone naturalmente; la sospensione della somministrazione ai malati di diabete può portare al coma e alla morte.

Il diabete tipo 1 ha un meccanismo decisamente diverso da quello di tipo 2, e il danno pancreatico è molto importante fin dall’inizio della malattia (che avviene di solito in età giovanile), così il ricorso all’insulina si rende necessario fin dall’inizio.

Questo falso mito è legato anche al bisogno dilagante di credere nelle terapie tutte naturali. È molto pericoloso, perché il desiderio di liberarsi dalla iniezioni di insulina è sempre forte nei malati di diabete. Purtroppo, però, rappresenta un’illusione con alto rischio di mortalità.

6 – Mito: chi ha il diabete deve mangiare solo cibi speciali

 

Chi soffre di questa malattia non deve mangiare dei “cibi speciali”. Gli alimenti buoni per chi soffre di questa patologia sono scelte altrettanto salutari per tutto il resto della famiglia.

Se soffri di diabete o glicemia alta, devi essere più attento a controllare l’apporto calorico quotidiano. E anche il tipo e la quantità di carboidrati, grassi e proteine che mangi.

Non si deve rinunciare per forza ai dolci, se consumati con moderazione e seguendo i giusti accorgimenti. Ad esempio, una fetta di dolce a fine pasto una volta a settimana, è meglio tollerata. Infatti, lo stomaco già pieno assorbe zuccheri più lentamente.

7 – Mito: il diabete dipende dai geni

 

Non ci si ammala di diabete solo per predisposizione genetica. Certo la familiarità conta, ma avere una mamma o un nonno diabetici non vuol dire che ci ammaleremo sicuramente. Così come non aver nessun malato in famiglia, non può darci la certezza di evitare l’insorgenza di questa malattia. A meno che non osserviamo uno stile di vita sano.

Per prevenire l’insorgenza del diabete, è fondamentale seguire una dieta con pochi zuccheri semplici  (ipoglucidica), fare della regolare attività fisica aerobica ed evitare il sovrappeso, poiché è il principale fattore di rischio per il diabete di tipo 2.

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